Estate in Italia: (quasi) tutti al mare

Estate in Italia: (quasi) tutti al mare

Questo articolo lo avevo preparato per il numero di Luglio 2019, ma non l’avevo pubblicato per mancanza di spazio. Lo pubblico quest’anno, anche se la situazione è totalmente diversa, con l’augurio che tutto presto torni come prima e possiamo così andare tutti, italiani e non, a godere tranquillamente il sole e il mare italiani.

In Italia, i mesi estivi di Luglio ed Agosto sono quelli tipicamente dedicati alle vacanze. Negli ultimi anni, le abitudini tendono però a modificarsi, nel senso che si utilizzano anche Giugno e Settembre, e la durata delle vacanze è più breve. In passato, per chi poteva permettersele, le vacanze estive duravano almeno due settimane e spesso anche tre o quattro.

L’italiano medio ha cominciato a conoscere il piacere delle vacanze a partire dagli anni ’60, quando le migliorate condizioni economiche e la diffusione della motorizzazione (auto come la 600 o la 500, motociclette come la Vesta e la Lambretta) ha consentito di trascorrere un periodo di qualche settimana in vacanza, in particolare al mare e sulle spiagge. Spesso si partiva con le piccole macchine stracolme di persone e cose.

Il sentimento diffuso di novità e soddisfazione si espresse anche nella musica e nel cinema, con tanti film e canzoni sull’argomento. Qui ricordo una canzonetta in dialetto romanesco, che esprimeva, in maniera un po’ irriverente, la gioia della maggior parte della popolazione e il cui titolo è diventato un diffuso modo di dire.

https://www.youtube.com/watch?v=HR0JhZn07t8

Tutti Ar Mare

Tutti ar mare,
tutti ar mare
a mostrà le chiappe chiare,
co’ li pesci,
in mezzo all’onne,
noi s’annamo a divertì. 

All to the sea,
all to the sea
to show our white ass,
with the fishes,
in the middle of the waves,
we are going to have fun.

Gli italiani vivono le vacanze al mare in maniera molto diversa degli australiani. In generale, si può dire che i primi lo vivono in maniera più sedentaria, distesi sotto l’ombrellone a prendere il sole ed abbronzarsi. Per i secondi invece il mare, mediamente più freddo che nel Mediterraneo, è una occasione di grande attività fisica, ma ben coperti, fino ai polsi ed alle caviglie, con ampi cappelli, per proteggersi dal “cattivo” sole australiano.

In Italia, le vacanze al mare non sono solo l’occasione per rilassarsi e abbronzarsi (e mangiare, soprattutto pesce), ma anche per divertirsi, talvolta fin allo stremo. Specie i più giovani vanno nelle località turistiche più rinomate e ricche di locali da ballo, discoteche e di ogni occasione di divertimento. Questo avviene in particolare nella costa adriatica romagnola. Di Rimini, Riccione, Cattolica e zone vicine, si parla di “divertimentificio”, cioè di località dove vanno i più giovani di tutta l’Europa, specie in luglio e agosto, per godere delle infinite occasioni di divertimento extra-mare. Non è raro che vadano a dormire al mattino, dopo una notte di canti, balli scatenati e tanto altro, per alzarsi poi nel tardo pomeriggio e ricominciare, spesso senza neppure usufruire del mare e del sole.

Le famiglie e i meno amanti dei divertimenti frenetici si godono invece le belle spiagge, sempre ben attrezzate e comode. Più recentemente, scelgono anche giugno e l’inizio di settembre, specie al sud d’Italia, quando l’ambiente è più tranquillo e meno affollato.

Molto interessante e significativo è il cambiamento radicale avvenuto negli ultimi 15-20 anni: tutte le località turistiche offrono, durante il periodo estivo, anche un fitto programma culturale. Sono numerosissime le serate musicali, cinematografiche, teatrali ed artistiche frequentate da tutti, anche da numerosissimi giovani. Si organizzano spesso anche tour nei dintorni per visitare le bellezze storiche ed ambientali di cui l’Italia è ricchissima ovunque. E’ un buon segnale.