Ottocento anni e non li dimostra

Ottocento anni e non li dimostra

E’ il più antico mercato coperto d’Europa, e quest’anno compie ben 800 anni. Per i padovani è semplicemente “sotto il Salone“ed è uno dei simboli, ed il cuore pulsante, della città di Padova.

Se siete a Padova, dall’8 al 12 Maggio non perdetevi il “food festival” dedicato a questo evento. Se non ci sarete, non preoccupatevi, il mercato sotto il salone è aperto tutto l’anno.

Il mercato è composto di tanti negozi che affacciano, sul lato esterno, alle piazze “dei Frutti” e “delle Erbe”o, all’interno, nei due corridoi paralleli sottostanti il Palazzo della Ragione.

Al giorno d’oggi si è specializzato nella vendita di prodotti gastronomici, e in piccoli bar che servono il tipico street food Padovano: panini, ricchi tramezzini “sponcioni”, ovvero  spiedini con salumi, formaggi e sottaceti da accompagnare a “ombre” di vino, o bicchieri spritz.

A nord e a sud si trovano, rispettivamente, la Piazza dei Frutti e la Piazza delle Erbe che ospitano tuttora, dalle 8.00 alle 13;00 le bancarelle del mercato. Dopo quell’ora le piazze vengono liberate per permettere di godere interamente lo spettacolo di questa monumentale architettura cittadina.

Il piano superiore del mercato coperto è occupato dalla più grande sala pensile del mondo, detta appunto il “Salone” (grande sala) che con la sua misura di 81×27 metri e un’altezza di 27 metri costituisce una delle attrazioni turistiche imperdibili della città.

Il soffitto è di legno rivestito esternamente da lastre di piombo, e ha forma di carena di nave rovesciata. Le pareti del Salone sono completamente affrescate con soggetti astrologici e allegorici. Gli affreschi originali, attribuiti a Giotto andarono distrutti nell’incendio del 1420. Il palazzo che ospita il Salone, detto Palazzo della Ragione, aveva funzioni pubbliche amministrative, di giustizia e di governo. Piace pensare che, tra i primi atti amministrativi di questo palazzo vi possa essere stata l’autorizzazione ad aprire, nel 1222, quella che diventerà una delle più antiche Università d’Europa.

L’utilizzo per scopi commerciali della parte sottostante il Palazzo in tempi medievali è testimoniato anche dalla presenza, incise sui muri del Palazzo, delle unità di misura di riferimento dell’epoca per farina, granagli, mattoni e stoffe, a cui i mercanti e acquirenti si riferivano in caso di contestazione.

Nell’angolo nord-est, coperto da una volta di mattoni rossi, si trova ancor oggi il “Canton de le Busie” (angolo della bugie) il cui nome deriva, secondo alcuni, dall’abitudine dei mercanti di trattare i propri affari in questo angolo protetto, secondo altri dall’abitudine delle massaie, o in generale delle signore, di ritrovarsi per spettegolare sugli eventi più piccanti di cui si aveva notizia in città, ingigantendoli a piacere.

E’ interessante notare come, già 800 anni fa si riconoscevano a Padova alcuni degli elementi che ancor oggi caratterizzano il “vivere all’Italiana” e cioè la regolamentazione dei commerci, l’organizzazione dello studio e l’eccellenza della ricerca accademica, le competenze architettoniche d’avanguardia, il piacere per l’arte e la decorazione, il gusto del cibo consumato in compagnia nella piazza.


Eight hundred years and not showing them

It is the oldest covered market in Europe, and this year it is well over 800 years old. For Paduans it is simply “sotto il Salone” and it is one of the symbols and the beating heart of the city of Padua.
The market is composed of many shops that, on the outside, face the squares “dei Frutti” and “delle Erbe” and inside, line two parallel corridors below the Palazzo della Ragione.
The upper floor of the covered market is occupied by the largest “hanging” room in the world, called the “Salone” (large room) which, with its size of 81×27 meters and a height of 27 meters, is one of the must-see tourist attractions of the city.
The use of the space below the Palace for commercial purposes in medieval times is also evidenced by the presence, engraved on the walls of the Palace, of the units of reference of the time for flour, grains, bricks and fabrics, to which mer-chants and buyers referred in the event of a dispute.
In the northeast corner, covered by a red-brick vault, the “Canton de le Busie” (corner of lies) is still found, whose name derives, according to some, from the merchants’ habit of conducting their business in this protected corner, according to others from the habit of housewives, or of women in general, to meet again to gos-sip, about the hottest events known in the city, exaggerating them at will.
It is interesting to note how, some 800 years ago, some of the elements that still characterize “Italian life” can be recognized in the medieval Padua, namely the regu-lation of commerce, the organization of study and the excellence of academic re-search, avant-garde architectural skills, pleasure in art and decoration, and pleas-ure in food consumed in good and friendly company in the square.

Anna Maria Fioretti