Una nuova vocazione

Una nuova vocazione

A Bologna, la mia città, nel passato si chiamavano “ruscaroli” ed erano coloro che, con un carretto trainato da cavalli, passavano per le vie della città a raccogliere il “rusco” (immondizia) lasciato davanti le case.

Poi costoro divennero gli spazzini (evoluzione della specie!) che con le loro “grane’”, cioè scope di saggina, spazzavano anche le strade, buttando l’immondizia raccattata sui primi carretti a motore. Quindi, continuando l’evoluzione ed il politicamente corretto, arrivammo ad avere gli “operatori ecologici” che tutt’ora, sia pure con l‘ausilio di macchinari sempre più sofisticati, cercano di tenere pulite le strade dai rifiuti dei maleducati.

Anche in famiglia ho osservato il nascere di una figura ecologica che, dall’arrivo qui in Australia circa 5 anni fa, si è manifestata in varie riprese.

Tutto cominciò durante le Feste Italiane nei Giardini dell’Ambasciata.

Luigi, mio marito, preso dal sacro furore del volontario novizio, ma penalizzato dalla scarsa conoscenza dell’Inglese, si ritagliò (tra il pieno consenso di tutti, of course!!!) l’importante ruolo di spazzino, appunto, per svuotare i grandi bidoni neri dall’abbondantissima spazzatura prodotta dai numerosi visitatori (e per fortuna!)

Mai volontario fu più prezioso ed impegnato: senza sosta svuotava, ma alla fine del giro doveva subito ricominciare per smaltire la grande mole  di posate, bicchieri, tovaglioli, piatti ed altro che gonfiavano i grandi sacchi neri che una vera folla di affamati estimatori della cucina italiana riempiva in un attimo: insomma un successo le feste ed un successo l’impegno del nostro ruscarolo, tanto che la sua funzione fu codificata ed assicurata a lui personalmente anche per le future feste a venire.

Fece per la verità anche un importante intervento di pronto soccorso, decisamente più consono alla sua pluridecennale esperienza di Medico italiano, ma poi ritornò, modestamente e instancabile, ai suoi bidoni neri traboccanti di rifiuti.

Ora, con la pandemia ed una nuova gestione delle ricorrenze ufficiali, si è ritrovato disoccupato sul fronte smaltimento rifiuti, ma eccolo che, armato di un prezioso ausilio, si prepara al compito di pulire il vicinato e continuare così, sommessamente, ma quotidianamente, la sua nuova vocazione.

Sandra Zucchini Catizone