2020: ANNO BISESTILE (ANNO BISESTO, ANNO FUNESTO?)

2020: ANNO BISESTILE (ANNO BISESTO, ANNO FUNESTO?)

Il 2020 è stato un anno bisestile (in inglese, leap year). Tutti sappiamo che ogni quattro anni febbraio ha 29 giorni. Bisestili sono gli anni che hanno le 2 ultime cifre divisibili per 4. Tra quelli terminanti con due 0, sono invece bisestili gli anni divisibili per 400. Facciamo una breve storia di come si è giunti nei secoli ad avere questa condizione. Ai tempi di Romolo, nel VII secolo a.C., l’anno era di 304 giorni, suddiviso in 10 mesi. Successivamente, Numa Pompilio istituì i mesi di Gennaio e Febbraio, facendo così diventare l’anno di 355 giorni. Ci si accorse presto che con questa variazione vi era una differenza di 10 giorni e mezzo tra l’anno civile e l’anno solare con il quale venivano calcolate le stagioni. Nel 46 a.C., Giulio Cesar fece una nuova riforma. Ascoltando il consiglio di Cleopatra, l’imperatore consultò un famoso astrologo Sosigene di Alessandria, che gli suggerì di aggiungere ogni quattro anni un giorno in più al calendario. Fu così che nel Calendario Giuliano venne aggiunto un giorno in più dopo il 24 febbraio che chiamarono ante diem bis sextum Kalendas Martias (sesto giorno prima delle Calende di marzo). Il giorno aggiuntivo si chiamò bis sexto die (sesto giorno ripetuto) da cui l’aggettivo “bisestile”. Alla morte di Giulio Cesare si ricominciò a fare nuovamente confusione tra l’anno solare e l’anno civile. Pertanto, nel 1500, Papa Gregorio XIII fece fare dei nuovi calcoli e promulgò il Calendario Gregoriano, tuttora in uso. In esso l’anno bisestile compare ogni 4 anni, dato che la differenza tra l’anno solare e l’anno civile è di circa 6 ore ogni anno, si accumulano 24 ore in 4 anni. La presenza di un giorno in più sul calendario, ha comportato vari problemi, alcuni curiosi. Chi è nato il 29 febbraio deve festeggiare il compleanno ogni quattro anni? Questione complessa! I più sensibili potrebbero pensare di … non essere mai nati. Tanti sono nei secoli i nati il 29 febbraio più o meno famosi: tra gli altri ricordiamo Giacomo Rossini (1792), l’attrice francese Michel Morgan (1920) e l’attore statunitense Dennis Farina (1944). E poi, i Santi che ricorrono quel giorno sono alla pari degli altri Santi o “valgono” il 25%? Altra complessa questione! Tra quelli che si festeggiano il 29 febbraio, ricordiamo S. Augusto Chapdelaine, che fu martirizzato nel 1856 in Cina, la Beata Antonia di Firenze, il vescovo Sant’Osvaldo di Worcester, Sant’Ilario Papa e anche San Giusto, patrono di Trieste. Accanto a questi aspetti curiosi, ce n’è un altro che per alcuni è particolarmente rilevante: è la consolidata convinzione che “l’anno bisesto sia anno funesto”, cioè che negli anni bisestili accadano grandi disgrazie (ma negli altri anni va tutto bene?). Questa credenza nasce già nel mondo latino, forse perché il mese di febbraio era il Mensis Feralis, durante il quale si celebravano i Feralia, i riti dedicati ai morti. Se poi durava anche un giorno in più, le disgrazie aumentavano. Nel mondo anglosassone è invece per molti un anno fortunato, in particolare il 29 febbraio è considerato un giorno favorevole per avventurarsi in nuove imprese, perché avranno sicuramente successo. Una simpatica leggenda esiste in Irlanda e riguarda i rapporti tra gli innamorati. Pare che le donne irlandesi dovessero aspettare molto tempo prima che i loro innamorati si dichiarassero. Si rivolsero allora a Santa Brigida che, intercedendo presso San Patrizio, ottenne che potessero essere le stesse ragazze a farsi avanti e fare la proposta d’amore, ma solo ogni quattro anni, proprio il 29 febbraio. In generale però l’anno bisestile è considerato portatore di grandi guai. Naturalmente nessuno di noi vuole apparire superstizioso, cosa considerata poco “fine”, ma, come diceva Eduardo De Filippo, famoso attore e drammaturgo napoletano, “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male!“. Dove c’è scaramanzia e superstizione, nascono inevitabilmente molte azioni ritenute in grado di scongiurare i guai. Amuleti di vario tipo vengono spesso usati per allontanare le disgrazie ed aiutano a sentirsi più protetti. Allo stesso modo, una condizione come quella degli anni bisestili dà anche spazio alla fantasia ed all’arguzia degli umoristi, che spesso con una sola frase riescono a cogliere i sentimenti e le paure di tutti. Concludendo, possiamo comunque dire che il 2020, anno bisesto, è stato veramente un anno funesto come pochi altri, a livello personale di ciascuno di noi, sociale ed economico. Ci auguriamo che presto si possa ritornare a condizioni di vita più tollerabili per tutti. Purtroppo, molte care persone non ci sono più e molti problemi di lavoro e di rapporti complicati tra le persone resteranno presenti anche nei mesi o anni a venire. Vogliamo comunque che giungano a tutti i Soci della Dante Alighieri Society ed a tutti i nostri lettori gli auguri più cordiali e sentiti per il nuovo anno.

Luigi Catizone