Italia : non solo Colosseo e Torre di Pisa - LA FIORITURA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA

Italia : non solo Colosseo e Torre di Pisa – LA FIORITURA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA

Vi è una zona in Italia dove ogni anno si rinnova uno spettacolo naturale di enorme bellezza. Il luogo è Castelluccio di Norcia, in provincia di Perugia, un piccolo paese di poche decine di abitanti, sull’Appennino Umbro-Marchigiano, a circa 28 km da Norcia, 1452 m sul livello del mare, in cima ad una colle che si eleva sull’omonimo altopiano (Piani di Castelluccio) ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. E’ raggiungibile percorrendo una bella strada panoramica. Il terremoto del 30 ottobre 2016 lo ha quasi completamente distrutto: il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti, mentre alcune opere di notevole pregio storico-artistico erano state messe in sicurezza prima dei crolli. Le caratteristiche meteorologiche di Castelluccio sono particolari: la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di -2,9 °C, quella del mese più caldo, luglio, è di +16,0 °C. Le precipitazioni medie annue sono intorno ai 1100 mm. In media ci sono 132 giorni di gelo all’anno.

Queste severe condizioni geografiche e climatiche, unite ad un terreno fortemente drenante a causa del carsismo, scoraggerebbero molte coltivazioni. Invece gli abitanti della zona sono riusciti a realizzare una virtuosa convivenza tra uomo e territorio che ha portato alla selezione nel tempo di una varietà di lenticchia (Lens culinaris) che oggi è conosciuta come la lenticchia di Castelluccio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Grazie alle condizioni climatiche piuttosto rigide in cui nasce, la lenticchia di Castelluccio è l’unico legume che non ha bisogno di essere trattato per la conservazione, perché non è attaccata dal Tonchio delle lenticchie (Bruchus signaticornis), le cui larve si nutrono dei legumi. Uno straordinario evento naturale, di una bellezza incomparabile, si realizza in giugno e all’inizio di luglio, ma, se le condizioni sono favorevoli, inizia in maggio e dura per tutto luglio. Parliamo della fioritura di Castelluccio di Norcia, erroneamente detta fioritura della lenticchia, spettacolo floreale unico al mondo, che si estende su un altipiano di 15 chilometri quadrati, incorniciato dai Monti Sibillini, dove spicca, a nordest,
il Monte Vettore che, con i suoi 2.476 m, è la vetta più elevata della catena. Non essendo assolutamente utilizzati pesticidi artificiali di nessun genere, oltre a svilupparsi la specie vegetale seminata, le lenticchie, nascono e crescono anche molte piante definite “infestanti delle coltivazioni”. Si tratta di specie vegetali che prosperano proprio negli ambienti coltivati. E’ noto come le piante infestanti nei campi coltivati siano sempre considerate un problema. Nella
piana del Castelluccio la presenza di queste piante si trasforma invece in una potenzialità. Le radici di queste piante, infatti, fanno in modo che nel terreno si mantenga un costante livello di umidità, che permette alla lenticchia di svilupparsi al meglio. Inoltre consentono di prevenire la perdita dei nutrienti dal suolo. Ovviamente queste piante infestante nascono ogni anno spontaneamente. Prima o assieme allo sviluppo del fiore della lenticchia, molto piccolo e con una colorazione bianca con tonalità viola chiaro, vi è l’esplosine di uno spettacolo floreale del tutto naturale, dato dalla fioritura delle infestanti. Non essendo sincrone, le fioriture delle diverse specie vegetali quindi creano delle alternanze temporali di colore, presentando una fioritura arcobaleno e cangiante da una settimana all’altra.
Verso metà maggio iniziano a comparire i fiori della camomilla bastarda (Anthemis arvensis) e del leucantemo (Leucathemum vulgare), insieme ai papaveri e alla senape selvatica. Sempre a maggio, compare anche lo “specchio di Venere” (Legousia speculum – veneris), di un bel blu, cangiante verso il violetto e il celeste. Il culmine della fioritura si ha nel mese di giugno e all’inizio di luglio, quando compare il fiordaliso con il suo particolare violetto.
Sono presenti molte altre piante con fiori colorati, come genzianelle, narcisi, violette, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e altre ancora. Questa fioritura, una vera e propria festa della natura, durerà nel tempo solo se si conserveranno quelle condizioni e tradizioni di coltivazione biologica, che le hanno dato modo di formarsi.

Soddisfatti così la vista e l’anima, non dimentichiamo la lenticchia IGP. La coltivazione di questo legume è antichissima sui piani carsici di Castelluccio. La quantità prodotta in media all’anno è limitata, rendendola un prodotto di nicchia anche particolarmente pregiato, grazie alle sue notevoli qualità nutritive, ricca di proteine,
vitamine, fibre, ferro, potassio e fosforo, povera di grassi e molto nutritiva. Un’altra caratteristica speciale della lenticchia di Castelluccio è la buccia sottile e tenera che consente direttamente la cottura senza ammollo.

Luigi Catizone