La Bocca della Verità: il celebre mascherone di Roma - Corrispondenti dall’Italia

La Bocca della Verità: il celebre mascherone di Roma – Corrispondenti dall’Italia

A sinistra del portico della chiesa di S. Maria in Cosmedin, poggiata su un artistico capitello, si trova dal 1632 (prima era addossata al muro esterno della Chiesa) una grossa pietra circolare raffigurante una testa di fauno con la bocca aperta. Era forse in origine un chiusino di cloaca intorno a cui si sbizzarrì la fantasia popolare fino a ricavarne la denominazione di “bocca della verità” (donde l’odierno toponimo) perché, secondo la leggenda, anticamente, chi giurava il falso tenendo la mano in quella bocca, la ritraeva mozzata (ma, probabilmente, in caso di accertata falsità, i giudici provvedevano a porre dietro il mascherone un incaricato con una spada ben affilata!).

Contrariamente a quanto qualcuno afferma quello che si ammira in S. Maria in Cosmedin è proprio il mascherone originale: una copia di esso, già esposta nell’atrio di palazzo Braschi (Museo di Roma), è stata recentemente sistemata in cantina.

Il Belli così descrisse il celebre mascherone:

In d’una chiesa sopra à na piazzetta,

un po’ più su de piazza Montanara,

pè la strada che porta a la Salara

c’è in nell’entrà una cosa benedetta.

Pè tutta Roma quant’è larga e stretta,

nun poterai trovà cosa più rara.

E’ una faccia de pietra che t’impara

Chi ha detta la bucia, chi non l’ha detta.

S’io mò a sta faccia, ch’ha la bocca aperta,

je ce metto una mano, e nun la strigne,

la verità da me tiella pè certa.

Ma si ficca la mano uno in bucìa,

èssi sicuro che a tirà né a spigne

quella mano che lì nun viè più via.

Sempre la leggenda (Roma ne è la patria!) narra che la giovane moglie di un patrizio romano era stata accusata di adulterio perché durante le prolungate assenze del marito riceveva furtivamente la visita di un sostituto. Venuto a conoscenza della cosa, l’adirato consorte non si lasciò intenerire dalle lacrime, né volle credere alla proclamata innocenza della moglie; pretese, invece, la “prova” del giuramento davanti alla “Bocca della Verità”.

La celebre scena del film Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck che ha contribuito a far conoscere la Bocca della Verità

Il giorno stabilito, dalla folla di curiosi radunatisi sul posto si staccò (come d’accordo tra i due) un giovane sconosciuto che, raggiunta la donna, con prepotenza e arroganza l’abbracciò e la baciò. La gente voleva linciare l’intruso, ma elle supplicò di lasciarlo andar via, affermando che si trattava probabilmente di un povero matto. Impavida e fiera si avvicinò quindi al mascherone e ponendogli la mano nella bocca, orgogliosamente disse: “Giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato, all’infuori di mio marito e di quel giovane demente!”. E la mano rimase intatta, con piena soddisfazione del marito, ma con grave offesa della “Bocca della Verità”, la quale, demoralizzata da tanta audacia, da quel giorno non volle più “pronunciarsi”, e non chiuse più la bocca per punire gli spergiuri.

Bruno Padoan (Romano, gentile e colto)