Ricordare Lucio Battisti, grande e innovativo musicista

Ricordare Lucio Battisti, grande e innovativo musicista

Ricordare Lucio Battisti a vent’anni dalla sua prematura morte, avvenuta il 9 settembre 1998 a Milano dopo una grave e lunga malattia, quando aveva solo 55 anni, è una impresa molto complicata.

Si potrebbe parlare delle sue capacità innovative che hanno creato canzoni assolutamente originali e che hanno segnato la musica italiana per un trentennio.

Potremmo ricordare la sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni ’60, prima come chitarrista in un complesso musicale chiamato I Campioni e poi proseguita come solista.

Ricordiamo che Lucio Battisti era nato il 5 Marzo 1943 a Poggio Bustone, un piccolo centro laziale in provincia di Rieti, con circa 2000 abitanti, e potremmo aggiungere che il giorno prima, a Bologna, era nato un altro Lucio, Dalla, anche lui importantissimo innovatore della canzone italiana.

Per coloro che sono stati adolescenti e poi giovani uomini negli anni ’60, ’70 e anche ’80, il nome di Lucio Battisti è legato inesorabilmente ai primi amori, alle prime passioni musicali, alle feste e alle serate con gli amici: tutto questo aveva come colonna sonora anche le canzoni di Lucio Battisti.
Talvolta è stato criticato per le sue doti vocali, avendo una voce un po’ rauca, anche se originale. E’ stato sempre un personaggio schivo e riservato, tanto che durante la sua carriera è apparso relativamente poche volte in pubblico e meno ancora si è prestato alla stampa, fino a quando non decise di ritirarsi completamente dalla scena, non apparendo più neanche sulle copertine dei suoi album.

Lucio era un grande musicista, ma un paroliere non molto felice. La sua fortuna da questo punto di vista fu d’incontrare Giulio Rapetti, in arte Mogol, che ha composto le parole di ben 109 canzoni di Battisti dal 1962 al 1980, raccolte in 12 album. Spesso i testi proposti da Mogol erano delle vere e proprie poesie che si sposavano egregiamente alla musica di Lucio. Proprio per il crearsi di questo legame inscindibile tra parole e musica, sono nati i capolavori che per decenni l’Italia, e non solo, ha cantato e che continua a ricordare.

Purtroppo il sodalizio tra Lucio e Mogol finì in maniera tristissima per una questione di soldi.

Vale la pena ricordare che Mogol ha scritto brani memorabili e altamente poetici, non solo per Lucio, ma anche per i maggiori artisti degli ultimi 50 anni della musica leggera italiana.

Durante quest’anno 2018, che è il ventennale della morte di Battisti, ci sono state molte manifestazioni per ricordarlo e la Sony ha riproposto tutta la sua opera in 20 cofanetti.

Impossibile citare anche solo alcune delle canzoni, si correrebbe il rischio di dimenticarne qualcuna altrettanto bella. E poi i gusti variano e ognuno ha le sue preferite, legate spesso a momenti fondamentali di vita vissuta da ciascuno di noi.
A l l ’ i n d i r i z z o  Y o u T u b e   https://www.youtube.com/results?search_query=lucio+battisti  è possibile trovare praticamente tutte le canzoni di Lucio: buon ascolto e attenzione alla commozione!

Monumento a Lucio Battisti a Poggio Bustone (Rieti), suo paese natale

Emozioni

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per
scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza
In fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c’è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Uscir nella brughiera di mattina
Dove non si vede a un passo
Per ritrovar sé stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore
Per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
Sperando possa
Nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo, solo perché è stato
un po’ scortese
Sapendo che quel che brucia non son le offese
E chiudere gli occhi per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c’è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni

Luigi Catizone