BRESCIA: …che bella Storia

BRESCIA: …che bella Storia

Brescia con i suoi 195.000 abitanti è il secondo comune della Lombardia per popolazione, dopo Milano. I suoi monumenti d’epoca romana e longobarda sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità.

Con la sua provincia è attiva nei settori della manifattura, dell’industria metalmeccanica, tessile, chimica e alimentare ed è tra i principali centri produttivi italiani. È nota per la sua celebre corsa automobilistica Mille Miglia e per il vino Franciacorta.

La città di Brescia ha nello stemma un leone rampante.

Storia

Le origini di Brescia risalgono a circa 3200 anni fa quando, nell’età del bronzo, giunsero sul colle i Liguri guidati dal loro re Cidno che occuparono il territorio abitato dai Reti-Euganei; probabilmente dal nome del loro re deriva il nome Cidneo che indica il colle di Brescia col castello.

Discussa è la successiva presenza Etrusca, ipotizzata in base ad alcuni reperti archeologici.

Nel VII secolo a.C. arrivarono, provenienti dalla regione francese di Le Mans, i Galli Cenomani che la fecero loro capitale. Nel II e III secolo a.C. vi furono varie guerre tra Galli e Romani; i Cenomani si allearono con i Romani contro gli altri Galli e contro Annibale e, tra il 49 e il 42 a.C., Roma dichiarò Brescia “Municipio Romano” come riconoscenza per l’aiuto dato e gli abitanti ottennero la cittadinanza romana.

Nell’anno 73 d.C. l’Imperatore Romano Vespasiano, per ringraziare l’aiuto di Brescia nella battaglia sul fiume Oglio contro il suo rivale Vitellio, fece erigere il Capitolium di cui sono visibili e visitabili i resti scoperti nel 1826; nello stesso anno vennero scoperti anche numerosi bronzi di epoca romana e soprattutto la “Vittoria Alata”

Durante il periodo romano, Brescia e la Provincia ebbero molti privilegi grazie alle miniere di ferro delle sue valli e all’abilità dei suoi artigiani a fabbricare armi.

Nel V secolo d.C. vi furono numerose invasioni barbariche da parte di: Visigoti di Alarico, Unni di Attila ed Eruli di Odoacre. Brescia ebbe un ruolo importante nel regno degli Ostrogoti di Teodorico, ma, nel 563, fu conquistata dai Bizantini.

Nel secolo successivo arrivarono i Longobardi, popolazione di etnia germanica originaria della Pannonia (corrispondente all’attuale Ungheria). Brescia, nel 568, divenne un importante ducato del regno longobardo e fu con Pavia e Cividale del Friuli tra le principali città Longobarde. Due Duchi di Brescia divennero re Longobardi: Rotari (che formulò le Leggi Longobarde) e Desiderio.

Ricordo di quell’epoca è il Monastero di Santa Giulia (ora Museo della Città) dove morì Desiderata (Ermengarda secondo il Manzoni), la moglie longobarda, figlia del re Desiderio, che era stata ripudiata da Carlo Magno; quest’ultimo divenne Re d’Italia nel 774 d.C. e Imperatore del Sacro Romano Impero nell’800 d.C. (https://www.youtube.com/watch?v=RIor7tk0v_8). Anche Ansa, moglie di Desiderio fu sepolta in questo convento.

Nel XII secolo, Brescia si proclamò Comune autonomo e con la Lega Lombarda combatté l’Imperatore Germanico Federico I di Svevia detto il Barbarossa e lo sconfisse nella battaglia di Legnano nel 1176.

Dopo i Comuni venne l’epoca delle “Signorie”; nel 1300 venne nominato Rettore di Brescia il vescovo Berardo Maggi; alla sua morte la città fu assediata da Arrigo VII che la conquistò e fece abbattere tutte le mura e le torri. Seguirono poi le lotte tra Guelfi (favorevoli al papa) e Ghibellini (favorevoli all’Imperatore) e, nel 1336, Brescia divenne possedimento del Signore di Milano Azzone Visconti.

A causa del malgoverno milanese, delle tasse eccessive e dei diritti non riconosciuti, Brescia si ribellò ai Visconti e, il 24 novembre 1426, con l’atto di dedizione si diede ai Domini di Terraferma della Repubblica di Venezia cui rimarrà legata fino alla fine del 1797. La sua fedeltà a Venezia venne riconosciuta dal Senato della Serenissima Repubblica di Venezia che, nel 1438, la proclamò “Leonessa e degna sposa del Leone” conferendole il titolo di “Brixia Fidelis” che compare in alto sulla facciata del Palazzo della Loggia, sede del Municipio che si affaccia sulla Piazza omonima la cui architettura richiama il periodo della dominazione veneziana. Di fronte al Palazzo della Loggia c’è la veneziana Torre dell’Orologio.

Anche durante il periodo Veneziano la provincia di Brescia ebbe notevoli privilegi grazie alla produzione di ferro, necessario alle navi veneziane, e alle armi.

Nel 1512, durante la guerra della Lega di Cambrai, le truppe francesi comandate da Pierre Terrail de Bayard e Gaston de Foix-Nemours conquistarono e saccheggiarono la città; in seguito a quell’episodio, le autorità Veneziane decisero di demolire qualunque edificio nel raggio di un chilometro e mezzo dalla cinta muraria cittadina, per meglio proteggerla da eventuali assedi futuri.

Nel 1797 la città venne conquistata dalle truppe di Napoleone e inclusa nella “Repubblica Cisalpina”. Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna nel 1815 decise che Brescia fosse annessa al Regno Lombardo-Veneto, parte dell’Impero Austro-Ungarico.

Nel 1849 la città si ribellò agli Austriaci per dieci giorni (“Le dieci giornate di Brescia”), ma alla fine dovette arrendersi. La sua strenua resistenza fu celebrata dal Poeta Aleardo Aleardi (nei “Canti Patrii”) e da Giosuè Carducci (in “Odi barbare”) che ripresero l’appellativo veneziano di Leonessa; Brescia è ancor oggi conosciuta come “Leonessa d’Italia”.

Nel 1859 fu annessa al Regno d’Italia.

Durante la Prima Guerra Mondiale fu sede di numerosi Ospedali dove vennero ricoverati i soldati Italiani o Alleati feriti nelle prime linee.

Durante la Seconda Guerra Mondiale subì numerosi bombardamenti alleati. Tra il 1943 e il 1945 il territorio bresciano fu compreso in quello della Repubblica Sociale di Salò, fondata dal partito fascista e, alla caduta di quest’ultimo, confluì nella Repubblica Italiana.

Negli anni tra 1950 e 1965 Brescia contribuì in modo importante al boom economico Italiano.

Il 28 maggio 1974 avvenne il grave attentato in Piazza Loggia: durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati, una bomba causò la morte di otto persone e il ferimento di oltre cento.

Nel 2017 le Province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, furono premiate come Regione Europea della Gastronomia e identificate col nome di Lombardia Orientale.

Nel 2020 Brescia è stata scelta come capitale italiana della cultura per l’anno 2023 insieme a Bergamo; entrambe sono state tra le città più colpite dalla pandemia di COVID-19.

Nella storia di Brescia si sono succedute invasioni da parte di vari popoli (Liguri, Galli, Romani, Longobardi, Franchi, Germanici, Francesi e Austriaci), questi eventi, spesso estremamente tragici, hanno però arricchito la popolazione residente dal punto di vista culturale e anche medico visto che il mix di popolazioni riduce il rischio di malattie genetiche. A questo mix etnico “verticale”, si aggiunge ora un mix etnico “orizzontale” dovuto alla presenza di molti immigrati da varie nazioni o continenti; nel dicembre 2020 il 19% dei residenti era d’origine straniera e Brescia era una delle sei città Italiane con maggior presenza multietnica in progressiva integrazione.

Per approfondimenti:

Guida su Brescia e Provincia di Lonely Planet, in pdf, scaricabile gratuitamente: https://www.lonelyplanetitalia.it/speciale/brescia

Castello di Brescia: https://www.comune.brescia.it/servizi/biblioteche/bibliotecadigitale/Documents/ExLibrisGiugno.pdf

Giovanni Cancarini, Ermes Botticini (Corrispondenti dall’Italia)