Gli Sbandieratori: chi sono costoro?

Gli Sbandieratori: chi sono costoro?

Sono ora, nel nostro tempo, la ciliegina sulla torta di ogni manifestazione folcloristica che si tenga nelle diverse città, borghi o contrade italiane.

Sono così colorati, eleganti, armoniosi nelle loro rappresentazioni, ma l’origine storica di queste evoluzioni è da ricondurre a momenti di guerra e di belligeranza.

Infatti nelle varie battaglie che hanno caratterizzato soprattutto il nostro Medioevo, il Vessillifero era il combattente che doveva tenere alto e ben visibile lo stendardo che era lo stimolo per gli altri a procedere nella battaglia. Per evitare in ogni modo che il vessillo potesse cadere in mani nemiche, esso era affidato “a persone particolarmente esperte e preparate anche nel compiere quelle evoluzioni che avessero reso ben visibile tale simbolo, così come quei movimenti e quei lanci che, in caso di necessità si fossero resi necessari per sottrarlo alla conquista da parte del nemico”.

Durante le varie tregue, comunque, “l’arte della bandiera” diventava una esibizione che allietava feste e tornei o magnificava la potenza ed il valore di qualche regnante o Capitano del popolo.

Si passa così ad uno spettacolo vero e proprio che esalta più l’eleganza, l’armonia e l’agilità, piuttosto che la virilità guerresca, e meno male!

E a proposito di eleganza, un discorso a parte è quello relativo alla ricerca e ricostruzione dei costumi, delle bandiere e di tutte le attrezzature annesse e connesse (come, ad esempio, tamburi, clarine …).

Si pensi che il gruppo Sbandieratori di San Gemini (provincia di Terni in Umbria), i nostri graditi ospiti alla festa italiana del 15 ottobre 2017, è forse ora l’unico in Italia che non usa bandiere stampate, ma bandiere in cui “i vari complessi disegni, le fiamme, i fregi, gli stemmi ecc. sono costituiti da tessuti di diverso colore cuciti insieme con la pazienza, la professionalità ed i costi che è facile immaginare”.

Il drappo poi, con misure extralarge (165 x 135 cm), quindi tra i più grandi utilizzati, impone anche una extra preparazione, perché i drappi così pesanti oppongono una maggiore resistenza all’aria nel corso delle esibizioni.

Il Gruppo di San Gemini si è sempre distinto per la sua serietà comportamentale, che è la migliore presentazione sia per sé stesso, sia che per la “missione” di ambasciatori della cultura italiana nelle sue molteplici espressioni. In questo contesto di conservazione delle tradizioni più veraci, si inserisce l’attività dei Piccoli Bandierai, la Scuola dei futuri Sbandieratori di San Gemini, che in tal modo possono contare su sempre nuovi elementi da inserire in questa attività, così impegnativa sotto ogni profilo, sia esso fisico, mentale o comportamentale.

Ma il premio per tanta fatica e coerenza è la lista degli innumerevoli luoghi in cui il gruppo si è esibito: Stati Uniti, Giappone, Israele e molte nazioni europee, fino all’Australia, già nel 1997 ed ancora quest’anno.

L’esibizione a Canberra durante la festa italiana nei giardini dell’Ambasciata ha riscosso vivo successo, suscitando ammirazione ed entusiasmo, tra grandi e piccoli.

Ed erano solo 5 atleti: tutti bravi i nostri Sergio, Fabrizio, Giacomo e i due Andrea, di cui dobbiamo sottolineare anche l’impegno personale nell’affrontare la lunga e costosa trasferta dalla piccola Umbria. A quando la prossima esibizione? Speriamo presto, magari per rivederli in una formazione più numerosa ed acrobatica.

See you soon! We are looking forward to seeing you!

Sandra Catizone