La lingua latina è tra noi

La lingua latina è tra noi

Come tutti sappiamo, la lingua italiana deriva dal Latino e molte parole ed espressioni latine sono ancora oggi usate correntemente nel linguaggio italiano. Questa nuova rubrica della Dante Review ha lo scopo di spiegare le più comuni espressioni latine, da dove derivano e cosa significano. Molte di esse sono comunemente usate anche tra le persone di madrelingua inglese.

As we all know that Latin is the ancestor of the Italian language, but in addition many Latin words and phrases are in regular use in modern-day Italy. This new column of the Dante Review explains some of the most popular Latin expressions – where they come from, and what they mean. Most of these expressions are also commonly used by English-speakers.

A.D. Anno Dòmini, nell’anno del Signore. Segue il numero dell’anno a cui il documento si riferisce.

ADDENDUM Cosa da aggiungere. È il gerundio del verbo latino àddere che significa aggiungere.

AD HOC Ha vari significati: appunto per questo, a proposito, adatto alla cosa di cui si parla o che si sta facendo. 

AD PERSONAM Significa alla persona. Si intende che quel titolo, quella carica, quella ricompensa ecc. sono concessi a quella data persona in esclusiva e non si può cedere ad altri.

AGENDA Deriva dal gerundio del verbo latino àgere che significa fare ed indica qualcosa che deve essere fatto. Agenda è, infatti, la lista delle cose da fare o la lista delle cose da discutere in una riunione.

ALBUM In latino la parola àlbum significa di colore bianco ed infatti era bianca la tavoletta o il muro su cui si scrivevano gli avvisi, gli atti o gli editti per farli conoscere al pubblico. Oggi si intende un insieme di fogli, non necessariamente bianchi, su cui incollare fotografie, francobolli, figurine di vari personaggi e altro.

ALIAS In italiano si può tradurre con altre volte, altrimenti. Oggi si usa con il significato di “con altro nome”, cioè diverso da quello anagrafico, per esempio uno pseudonimo.

ALIBI Deriva da àlius che significa altro e da ìbi che significa in quel luogo, lì. Quindi, quando una persona ha un alibi, significa che era in altro luogo.

ALLELUIA È una esclamazione di giubilo del latino ecclesiastico, che esprime esultanza e lode al Signore. A sua volta deriva dall’ebraico Hallelu=lodate e Iah=Dio.

ALMA MATER Significa Madre nutrice, cioè colei che dà e alimenta la vita. I Romani invocavano così le dee della fecondità e dell’abbondanza. Nel Medioevo è invece diventato il nome di famose Università, per esempio quella di Bologna – che è la più antica del mondo – si chiama Alma Mater Studiòrum, madre nutrice degli studi.

ALTER EGO Significa un altro io, un secondo me stesso. Si dice di una carissima persona, grande amico, inseparabile che ha le stesse idee e sentimenti. Si dice anche di una persona incaricata a compiere un certo compito e che ha le piene facoltà di colui che lo ha incaricato, come se fosse lui stesso.

AMEN Significa così è, sta bene, così sia. È una parola ebraica, usata nella liturgia latina cristiana e si usa alla fine delle preghiere per esprimere il consenso dei fedeli. Si adopera anche come accettazione di un fatto (“e allora amen…”) oppure per indicare la rapidità di un’azione (“fece quello in un amen”, cioè nel tempo di dire amen).

A PRIORI Letteralmente, si traduce “da ciò che è prima”. È usato in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizi non ricavati dall’esperienza, bensì formulati dalla ragione. Può essere sinonimo di “pregiudizio”. È il metodo filosofico deduttivo, cioè da un principio o da una convinzione si ricava il resto. È il contrario di a posteriori”, cioè che si basa sull’esperienza per fare affermazioni o dare giudizi. È questo il metodo induttivo, quello usato da Galileo Galilei, che si basava sull’osservazione delle cose per arrivare ai princìpi generali.

AUDIO – VIDEO Derivano dai verbi latini Audire=sentire e Videre=vedere.

AUDITORIUM Deriva dal latino Audire=ascoltare. Anche in latino significa sala per concerti e conferenze.

AVE MARIA È il saluto dell’Angelo Gabriele alla Madonna e l’inizio della principale preghiera in onore della Madonna. Ave era il saluto dei Romani, usato in tutte le circostanze, con l’imperatore, le divinità o i semplici amici o conoscenti.

Luigi Catizone