UNITED WORLD COLLEGE DELL’ADRIATICO, DUINO (TRIESTE)

UNITED WORLD COLLEGE DELL’ADRIATICO, DUINO (TRIESTE)

Già nel precedente numero di questa Rivista si è parlato tanto di Trieste, sia nella sua prestigiosa veste di città della scienza per il 2020, sia come luogo del cuore per molti emigranti che ancora vivissimamente la ricordano e ne hanno dato appunto testimonianza nel numero scorso. Rusland O’Higgins ha poi parlato della sua speciale esperienza di Canberrano curioso che circa 40 anni fa approdò a Duino, a circa 20 km da Trieste, per insegnare nel Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico. Ecco, proprio su questa istituzione mi vorrei ora soffermare. Già il nome di questa Istituzione è un programma con mille implicazioni e io ne so qualcosa…. Tali Collegi del Mondo Unito (United World Colleges, UWC), sono 18 e si trovano in 4 continenti, dal Canada all’India, dalla Norvegia al Costa Rica, dalla Bosnia-Erzegovina alla Cina, Giappone, Regno Unito, Germania, Singapore, Hong Kong, Olanda Armenia, Tanzania, eSwatini, Tailandia, Stati Uniti ed Italia appunto, nel paese di Duino, provincia di Trieste. Sono Istituzioni ONLUS* e sono nate proprio “per promuovere il dialogo tra culture diverse attraverso l’educazione e l’interazione tra ragazzi di diverse culture che vivono e studiano insieme per 2 anni, tra i 16 e i 18 anni circa, fino al conseguimento del Baccalaureato Internazionale, studiando e comunicando in lingua inglese”. Secondo gli ideali del suo fondatore, il tedesco Kurt Khan, i Collegi adottano un approccio olistico all’educazione, considerando l’Essere umano nella sua interezza di psiche, funzioni cognitive e corpo e un tutt’uno col mondo circostante con cui è interconnesso. Ecco quindi che “l’educazione diventa una forza per unire popoli e culture, operando per la pace ed un futuro sostenibile”. I valori fondamentali del movimento che è alla base della filosofia dei Collegi (UWC) sono, tra gli altri:

  • Celebrazione delle differenze
  • Mutua responsabilità e rispetto per gli altri e l’ambiente
  • Senso di idealismo
  • Sfida personale
  • Azione ed esempio personali
  • Compassione e servizio….

Come non condividere questi ideali e la loro forza che potrebbero essere davvero dirompenti se appieno realizzati? Comunque, ogni anno, tanti ragazzi partecipano al bando di concorso per vincere una prestigiosa borsa di studio (perché sì, si entra solo per merito) che permetterà loro di vivere una esperienza indimenticabile e particolarmente formativa. Nel Collegio di Duino, dal 1982, studiano ogni anno circa 200 studenti provenienti da ogni parte del mondo e si caratterizza per il suo Campus diffuso su tutto il piccolo paese che è inoltre un vero gioiellino tutto da scoprire. A questo punto, dopo aver cercato di evidenziare le caratteristiche di queste Istituzioni che credo siano davvero uniche, vorrei concludere ricordando come lì, proprio a Duino, è iniziata una mia (e della mia famiglia) intensissima esperienza di vita. Correva l’anno, ormai lontano, 1994, e giusto in questo paesino di confine si svolsero le selezioni nazionali per assegnare le borse di studio in uno dei 18 Collegi per il biennio 1994/96. Anche nostra figlia Ilaria, dopo aver superato le selezioni regionali a Fi, partecipò alle selezioni finali e vinse una borsa di studio per il College di… Singapore (UWC South East Asia) !! Ricordo ancora benissimo lo sgomento per quell’assegnazione in un luogo, per noi allora, molto vago del sud est asiatico, ma anche la gioia infinita per un successo che sembrava improbabile. Lì visse 2 anni indimenticabili tra studio e amicizie, tuttora coltivate, con ragazzi di tutto il mondo e di tutti i colori, fino al conseguimento del Baccalaureato Internazionale, il cui prezioso certificato fu consegnato durante una cerimonia di gala con tutti gli studenti e professori. Anche noi, arrivati per l’occasione dall’Italia, partecipammo a quella serata specialissima una atmosfera gioiosa e multiculturale ma anche permeata di malinconia perché a quel punto i ragazzi diplomati avrebbero preso strade diverse e la loro amicizia non avrebbe più goduto di quella quotidianità che per 2 anni l’aveva consolidata così profondamente. Da allora si cominciò a snodare un filo rosso che ha portato Ilaria, ormai cittadina del mondo, a frequentare vari campus universitari d’Europa prima, fino all’approdo in Australia nel 2001, per completare la sua tesi di laurea. La sua permanenza stabile qui, Down Under, il suo diventare inoltre cittadina Australiana a pieno diritto e sentirsi ormai legata per sempre a questa sua nuova patria, senza alcuna possibilità di ritorno alla madre patria, ha poi “costretto” noi, genitori ormai settantenni, ad emigrare al suo seguito per ricongiungere un nucleo familiare troppo a lungo diviso nello spazio, ma non certo nei sentimenti.

Sandra Zucchini Catizone