L’Ambasciata d’Italia a Canberra dal 18 al 25 novembre 2018, si trasforma in una piattaforma per la promozione della Cultura e delle aziende italiane in Australia.

“Vivere all’Italiana” è il nome dell’innovativa strategia di promozione integrata dell’Italia all’estero che fa del coinvolgimento di tutti gli attori del Sistema Italia, un fattore chiave della proiezione estera del Paese.

Con il nome evocativo di “Vivere all’Italiana” si vuole sottolineare l’intento di coniugare bellezza e poesia ad ogni dimensione del vivere, del creare e del produrre propri della tradizione italiana.

L’azione di promozione è realizzata dai protagonisti del Sistema Italia attraverso il network di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura insieme all’ENIT e le Camere di Commercio Italiane ed ha portato, a partire dall’anno passato, ad un aumento significativo delle iniziative culturali e commerciali all’estero. A Canberra, l’iniziativa è realizzata sotto il coordinamento dell’Ambasciata, assieme all’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, all’Enit e grazie alla collaborazione del Comites e della Camera di Commercio.

Gli eventi sono studiati per coinvolgere aziende, operatori professionali, giornalisti, blogger, opinion leaders e la nostra Comunità.

E’ significativa anche la partecipazione di importanti realtà, quali il Canberra Design Festival (nell’evento Design Diplomay – dedicato all’architetto Enrico Taglietti), della Scuola Internazionale di Cucina ALMA di Parma, della Delegazione dell’Unione europea e di Albergo Etico, un’associazione che promuove lo sviluppo professionale di ragazzi disabili. Nel corso della settimana, esperti del settore, saranno chiamati a trattare anche i temi della Dieta Mediterranea e delle Indicazioni Geografiche.

Il momento culminante della settimana sarà, nella giornata di domenica 25 Novembre, una manifestazione a porte aperte, nella Residenza e nei Giardini dell’Ambasciata, che vedrà il diretto coinvolgimento della Comunità Italiana e delle nostre aziende in una grande giornata di festa.